Non riesco a dormire,
Ho talmente tanti pensieri che mi sembra di avere la testa che scoppi allora invece che starmene sul letto a guardare il soffitto mi metto a scrivere e condivido con voi.
Non ho un bel periodo, sapete uno di quei periodi che non vanno, in cui ti senti molto poco utile, in cui ti senti sola nonostante tu sia circondata di gente….. e fai un errore dopo l’altro.
E sono in questi labili spazi che rischi di perdere le persone a cui tieni di più.
Io ho sempre cercato di essere sincera, forse egoista, ma pur sempre sincera e mi ritrovo senza due amici a cui tengo come me stessa, anzi forse di più.
Mi chiedo in cosa ho sbagliato.
Il primo mi ha tolto la parola…. il secondo beh lo stesso
Al primo non ho voluto far carico della mia tristezza. Lo conosco, non gli piace che io pianga. Potrebbe sentirsi in colpa ed è l’ultima cosa che vorrei. perchè non è così. Ma sono due giorni che non ci parliamo e a me sembra già una eternità.
Ho voluto chiudermi in me stessa. Uno di quei muri che quando decido di alzare è difficile buttare giù. Ma sono fatta così. La ha presa come un affronto personale e adesso non so.
Il secondo non lo conosco da tanto, ma un poco alla volta mi stavo affezionando, ma non basta.
Le persone al giorno d’oggi vogliono tutto e subito. Siamo tutti egoisti siamo al centro di noi stessi e veniamo prima di tutto.
Non ci si ferma a pensare che al di là di noi c’è un’altra persona che ha un suo modo di pensare e di agire.
Mi è stato detto che gioco con le persone, e mi chiedo cosa voglia veramente dire giocare con le persone. Posso giocare con un bambino, posso giocare con un’altro adulto ma il gioco si vede, è palpabile.
Che ne sa una persona di quello che mi passa per la testa, cosa penso, cosa fantastico.
Ci sono fattori che ti fanno stare bene senza un perchè, anche la sola compagnia ma non è abbastanza.
Poi si parla d’amore come di acqua fresca. Ci credono, gli altri. Per me è difficile.
L’amore è qualcosa di profondo, che quando ti ferisce lo senti come un coltello affilato dentro la tua pancia. E io lo ho provato.
E’ un sentimento che costruisci a poco a poco. Non credo alle cose improvvise.
e chiudi con un pensiero tratto di Michel Quoist
Amare:
è volere l’altro libero e non sedurlo, e liberarlo dai suoi lacci, se vive prigioniero.
Così che lui possa dire: “Ti amo”, senza essere spinto da desideri ribelli.
Amare,
è entrare nell’altro, se ti apre le porte del suo giardino segreto, ben aldilà dei suoi cammini di ronda, e dei fiori e dei frutti colti sui suoi prati, là dove meravigliandoti potrai mormorare: sei “tu” mio caro, il mio unico.
Amare:
è con tutte le tue forze volere il bene dell’altro, prima del proprio, far di tutto perché l’amato cresca, e poi sbocci, diventando ogni giorno l’uomo che deve essere, e non quello che tu vorresti modellare a immagine dei tuoi sogni.
Amare,
è dare il tuo corpo e non prendere il suo, ma accogliere il suo, quando egli si offre per essere condiviso, ed è raccogliere, arricchirsi, per offrirsi all’amato, più di mille carezze e folli abbracci, la tua vita tutta intera raccolta, nelle braccia del tuo “io”.
Amare,
infine, è tutto questo e molte altre cose ancora, poiché è aprirti all’amore infinito, è lasciarti amare, e, trasparente a questo amore che viene, senza mai mancare a se stesso.
E’, oh sublime avventura, permettere a Dio d’amare, colui che tu, liberamente, decidi d’amare.